L' amico importuno (Lc 11, 5-13)

Venerdì 21 gennaio, con il ritardo di una settimana per il rinvio dovuto alla concomitanza con l’incontro in decanato con l’arcivescovo, i perseveranti affezionati a questo appuntamento con la Lectio Divina  che hanno sfidato l’inclemente temperatura invernale, accompagnati da un don Matteo particolarmente acceso, hanno avuto modo di confrontarsi e riflettere sul noto brano lucano dell’amico importuno che ha portato ad interrogarci sullo stile e sul valore della nostra preghiera.

Per chi non ha potuto partecipare e per chi vuole ritornare a riflettere e pregare su questo brano, riproponiamo anche questa volta il brano proposto e a seguire i momenti di lectio, meditatio e actio offertici  da don Matteo Panzeri.

In ascolto della Parola

5Poi disse loro: “Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, 6perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”, 7e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, 8vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.
9Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 10Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto. 11Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? 12O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? 13Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!”.

Lectio e meditatio proposta da don Matteo Panzeri

Proposta di actio

Le preghiere raccolte

  • Perdonami Signore per tutte le volte in cui mi abbatto e mi sembra di non farcela. Fa che agisca sempre con tutte le mie forze per il bene del mio prossimo, con la certezza che solo Tu porterai a compimento la nostra rinascita se sapremo stare con te nel sepolcro, condividere con te i tre giorni di silenzio del Padre e con Te, alla fine, risorgere
  • Signore, insegnaci a pregare, a perseverare nell’attesa della Tua salvezza e ad operare perché venga il tuo regno e si manifesti e sazi il bisogno reale e lecito di chi fiducioso confida e lo implora. Il tuo Spirito accenda in noi il fuoco di una carità eterna che inizia già nell’oggi
  • Signore, a volte sperimentiamo il tuo silenzio! Tu ci parli sempre attraverso i nostri fratelli nel bisogno. Siamo noi che spesso non notiamo e non ascoltiamo. Rendici attenti ascoltatori della tua Parola.
  • Signore, aiutami ad avere davanti agli occhi la “lente” della tua Pasqua così che il mio sguardo sia sempre rivolto all’orizzonte ultimo della Risurrezione che ci donerà la salvezza piena e definitiva.
  • Signore, ti chiedo di riconoscerti nel silenzio del sepolcro, nell’intercedere, nell’azione di alzarmi durante la mia giornata.
  • Signore, aiutami, nel quotidiano, a gustare il silenzio per dimorare nella tua Parola la gloria della Pasqua.